
INCENTIVI AGRICOLTURA
Guida ad agevolazioni, bonus, fondi e finanziamenti per trattori e macchine agricole
LE AGEVOLAZIONI PER IL SETTORE AGRICOLO
Crediti d’imposta 5.0 e 4.0, Bando INAIL, Credito d’imposta ZES Mezzogiorno in agricoltura, Fondo Innovazione, Nuova Sabatini, Finanziamenti: quali sono le novità, quali le opportunità, chi può accedere e quali caratteristiche devono avere le macchine agricole per poter beneficiare degli incentivi?
Queste e tante altre sono le tematiche che affrontiamo in questa pagina di approfondimento dedicata a tutti gli agricoltori e alle aziende agricole italiane.
PRINCIPALI AGEVOLAZIONI PER L'ACQUISTO DI TRATTORI E MACCHINE AGRICOLE

AGRICOLTURA 5.0
In attuazione delle misure legate alla trasformazione energetica inserite nel piano REPowerEU e confluite nel PNRR, il decreto-legge 19/2024 ha istituito un nuovo credito d’imposta per le imprese che realizzano progetti d’innovazione che comportano una riduzione dei consumi energetici nella struttura produttiva o nei processi produttivi interessati dall’investimento.
CONTRIBUTO A
COMPENSAZIONE TRIBUTI
45%*
* Contributo massimo che varia in funzione della % di riduzione dei consumi energetici.
L’OBIETTIVO
Transizione 5.0 mira a supportare con 6,3 miliardi di euro un processo di trasformazione energetica in complementarità con quanto applicato da Transizione 4.0 per la trasformazione digitale. Un focus particolare è dedicato all’Agricoltura 5.0, con incentivi specifici per le aziende del settore agricolo che investono in beni strumentali tecnologicamente avanzati, impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili per autoconsumo (eccetto le biomasse) e formazione del personale in competenze utili alla transizione dei processi produttivi.
IL CONTRIBUTO
Il Credito d’imposta 5.0 è riconosciuto a condizione che l’investimento in beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese (allegati A e B alla legge 232/2016) generi una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% per la struttura produttiva o, in alternativa, di almeno il 5% nel processo produttivo interessato dall’investimento.
La percentuale di credito d’imposta è determinata in base alla riduzione effettiva dei consumi energetici raggiunta e alla dimensione dell’investimento, con particolari agevolazioni previste per le imprese che adottano soluzioni legate all’Agricoltura 5.0.
QUOTE D'INVESTIMENTO FINO A 10 MILIONI DI EURO
% riduzione consumi energetici | % credito d’imposta |
---|---|
Struttura produttiva: 3-6%, Processo: 5-10% | 35 |
Struttura produttiva: 6-10%, Processo: 10-15% | 40 |
Struttura produttiva: oltre 10%, Processo: oltre 15% | 45 |
QUOTE D'INVESTIMENTO OLTRE 10 MILIONI DI EURO
% riduzione consumi energetici | % credito d’imposta |
---|---|
Struttura produttiva: 3-6%, Processo: 5-10% | 5 |
Struttura produttiva: 6-10%, Processo: 10-15% | 10 |
Struttura produttiva: oltre 10%, Processo: oltre 15% | 15 |
Il credito d’imposta è utilizzabile, esclusivamente in compensazione, utilizzando una o più quote entro la data del 31 dicembre 2025. L’ammontare di credito d’imposta non utilizzato al 31 dicembre è utilizzabile in cinque quote annuali di pari importo.
Malgrado l’applicazione del principio del “non arrecare danno significativo all’ambiente” (DNSH) escluda da Transizione 5.0 gli investimenti in attività e attivi direttamente connessi all’uso dei combustibili fossili, compreso l’uso a valle, fanno eccezione i veicoli agricoli e forestali, come definiti dai regolamenti UE 2013/167 e 2016/1628, per i quali l’utilizzo dei combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile.
A seguito delle modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, il credito d’imposta 5.0 è cumulabile con il credito d’imposta ZES Mezzogiorno e con tutte le agevolazioni di natura pubblica, incluse quelle finanziate con fondi europei, a condizione che il sostegno non copra le medesime quote di costo dei singoli investimenti del progetto di innovazione. In ogni caso, il cumulo di diversi sostegni non può determinare il riconoscimento di un beneficio superiore al costo sostenuto, come chiarito dalle FAQ rilasciate il 24 febbraio 2025.
CHI PUÒ ACCEDERE?
Possono beneficiare di Transizione 5.0 tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, a prescindere dalla forma giuridica, dal settore economico, dalla dimensione e dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito d’impresa.
Il credito d’imposta è applicabile agli investimenti realizzati tra il 1° gennaio 2024 ed il 31 dicembre 2025.
COME FUNZIONA
La procedura per l’accesso all’agevolazione è subordinata alla presentazione di una certificazione “Ex ante” ed “Ex post”, firmata da un Certificatore abilitato, che attesti la riduzione dei consumi energetici conseguibile mediante gli investimenti progettati.
La certificazione ex-ante deve essere inserita nella documentazione di presentazione della domanda da inviare al GSE per la prenotazione del relativo credito d’imposta. Entro 5 giorni dalla richiesta di prenotazione, il GSE ne comunica l’esito al richiedente che, da quel momento, avrà 30 giorni di tempo per confermare l’investimento dando evidenza della fattura relativa all’effettuazione dell’ordine accettato dal venditore, con pagamento di acconto di almeno il 20% del costo di acquisizione.
In caso di leasing (FAQ 2.16 2 novembre 2024) la stipula del contratto di leasing e l’impegno assunto con il fornitore della Società di Leasing con la sottoscrizione dell’ordine di acquisto sono sufficienti ad adempiere all’obbligo di avvio dell’investimento, indipendentemente dall’entità del canone anticipato concordato tra utilizzatore e società di leasing.
Entro il 28 febbraio 2026, il beneficiario dovrà dare evidenza del completamento dell’investimento avvenuto entro il 31 dicembre 2025 (inclusa l’interconnessione al sistema produttivo), trasmettendo al GSE apposita documentazione che include anche la certificazione ex-post attestante l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alle certificazioni ex-ante.
FASI | CHI | QUANDO | COSA |
---|---|---|---|
1 | IMPRESA | Piattaforma GSE attiva dal 07/08/2024 | Comunicazione preventiva (prenotazione risorse) |
2 | GSE | Entro 5 giorni | Ricevuta di conferma di avvenuta prenotazione |
3 | IMPRESA | Entro 30 giorni dalla Ricevuta di conferma della prenotazione | Comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini |
4 | GSE | Entro 5 giorni | Ricevuta di convalida comunicazione avanzamento del progetto di innovazione (acconto 20%) |
5 | IMPRESA | Entro il 28/02/2026 - Piattaforma GSE attiva dal 12/09/2024 | Comunicazione di completamento |
6 | GSE | Entro 10 giorni dalla comunicazione di completamento | Ricevuta comunicazione di completamento, Ricevuta di conferma del credito utilizzabile |
Nel caso dei veicoli agricoli o forestali si richiede che, oltre al fatto che l’uso dei combustibili fossili debba essere temporaneo e tecnicamente inevitabile, siano ammissibili solo investimenti sostitutivi che consentano di passare da veicoli Stage I (o precedenti) a veicoli Stage V.
Il passaggio ad un nuovo veicolo agricolo Stage V risulta quindi verificato laddove, in sede di acquisto, venga realizzata la contestuale dismissione (le FAQ rilasciate il 2 novembre 2024 hanno escluso l’obbligo di rottamazione) di un veicolo univocamente identificato con motore Stage I (o precedente). Le stesse condizioni si applicano anche nel caso si intendano impiegare combustibili alternativi quali HVO o biodiesel per i medesimi veicoli agricoli e forestali.
La Legge di Bilancio 2025 ha inoltre introdotto una procedura semplificata (chiarimenti forniti con le FAQ rilasciate il 24 febbraio 2025) per la sostituzione di macchinari che hanno terminato da oltre 24 mesi il periodo di ammortamento calcolato sulla base della vita utile del bene rilevante ai fini del procedimento di ammortamento civilistico contabile. Il nuovo bene deve avere caratteristiche tecnologiche analoghe a quelle del bene sostituito, senza vincoli relativi a dimensioni, potenza o altre caratteristiche tecniche tra i due beni.
Inoltre, in questa procedura semplificata, la dismissione del bene obsoleto non prevede l’obbligo di rottamazione.
La procedura semplificata elimina, quindi, la necessità di effettuare calcoli specifici sulla riduzione dei consumi energetici, applicando di conseguenza i parametri previsti per il primo scaglione di riduzione dei consumi (3% nella struttura produttiva o 5% nel processo produttivo) e dunque per la prima fascia di credito d’imposta.
La procedura completa di accesso a Transizione 5.0 viene espressa nella Circolare Operativa pubblicata il 16 agosto 2024 sul sito delle Ministero delle Imprese e del Made in Italy, mentre le FAQ pubblicate periodicamente sulla pagina dedicata del MIMIT forniscono chiarimenti su vari aspetti tecnici e applicativi della misura.
QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Come per il credito d’imposta 4.0, l’accesso al credito d’imposta 5.0 è legato agli investimenti in beni materiali nuovi tecnologicamente avanzati, interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura secondo il modello Industria 4.0.
Per quanto riguarda i trattori e le macchine da raccolta, le dotazioni necessarie per rientrare tra i beni 4.0 sono le seguenti:
-
Telematica con funzione di trasferimento dati
-
Sistema di guida assistita del mezzo e scambio bidirezionale dei dati con cloud
Per tutte le altre macchine agricole, le dotazioni variano a seconda della natura della macchina, ma restano comunque validi i due vincoli fondamentali dell’automazione e dell’interconnessione.
Nel caso dei veicoli agricoli e forestali, l’eccezione al principio DNSH sopra menzionata è possibile solo se l’acquisto di tale bene consente di passare da un mezzo con motorizzazione Stage I (o precedente) ad uno con motore Stage V.
LE SCADENZE
Sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti realizzati, a partire dal 1° gennaio 2024 ed entro il 31 dicembre 2025.
Le comunicazioni al GSE di completamento dell’investimento dovranno essere trasmesse entro il 28 febbraio 2026.

CREDITO D'IMPOSTA 4.0
La Legge di Bilancio 2025 ha apportato alcune modifiche al beneficio fiscale, limitandolo in particolare ai soli beni strumentali materiali (allegato A della Legge 232/2016) e introducendo un tetto di spesa, mantenendo tuttavia gli elementi principali del suo funzionamento.
CONTRIBUTO A
COMPENSAZIONE TRIBUTI
20%
L’OBIETTIVO
L’obiettivo del Credito d’imposta è quello di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in tecnologia 4.0.
Il CONTRIBUTO
Il credito d’imposta per il 2025 prevede un contributo pari al:
-
20% dell’investimento e fino a 2,5 milioni di euro per macchine agricole con tecnologia 4.0.
Il contributo è utilizzabile a mo’ di credito per la compensazione delle spese tributarie sostenute tramite F24 come IVA, IMU, contributi previdenziali, oltre che le imposte dirette (Irpef, Ires, Irap).
CHI PUÒ ACCEDERE?
Possono accedere al credito d'imposta tutte le imprese agricole residenti nel territorio nazionale, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito.
Sono perciò inclusi sia i contoterzisti sia le imprese agricole, anche individuali, che si avvalgono del regime forfettario, ed il beneficio è valido indipendentemente dalla capacità o meno dell’azienda di produrre reddito.
QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Per quanto riguarda i trattori e le macchine da raccolta, le dotazioni necessarie per rientrare tra i beni 4.0 sono le seguenti:
-
Telematica con funzione di trasferimento dati
-
Sistema di guida assistita del mezzo e scambio bidirezionale dei dati con cloud.
Per tutte le altre macchine agricole, le dotazioni variano a seconda della natura della macchina, ma restano comunque validi i due vincoli fondamentali dell’automazione e dell’interconnessione.
COME FUNZIONA
Per poter accedere al credito d’imposta per i beni 4.0, l’azienda è tenuta a produrre un’autocertificazione in caso di investimento inferiore a 300.000€, o una perizia tecnica giurata in caso di investimento superiore a 300.000€, attestanti che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo tra i beni 4.0.
L’azienda è inoltre tenuta a trasmettere telematicamente al Ministero delle Imprese e del Made in Italy una comunicazione riguardo l’ammontare delle spese sostenute e il relativo credito d’imposta maturato, utilizzando un modello di comunicazione che verrà aggiornato dallo stesso Ministero.
E’ possibile usufruire del credito in 3 anni, in quote di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello di entrata in funzione della macchina.
Pertanto, se nel 2025 si acquista e si mette in funzione un trattore 4.0 da 100.000€, è possibile recuperare un totale di 20.000€, in quote da 6.666€ all’anno, a partire dal 2026.
Inoltre, per i soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro, l’utilizzo del credito d’imposta per gli investimenti ordinari può avvenire in un’unica quota annuale.
Se poi, entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di effettuazione dell'investimento i beni agevolati sono venduti a terzi, il credito d'imposta è corrispondentemente ridotto escludendo dall'originaria base di calcolo il relativo costo.
LE SCADENZE
Il credito d’imposta si può utilizzare per gli investimenti finalizzati a decorrere dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2025 o fino al 30 giugno 2026 se è stato versato anticipo del 20% al fornitore entro il 31 dicembre 2025.
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto un tetto di spesa per il credito d’imposta 4.0 di 2,2 miliardi di euro. Se le domande raggiungeranno questa soglia, il Ministero chiuderà la finestra di richiesta incentivi.

Altra buona notizia per il settore macchine agricole. La nuova Sabatini, una misura volta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali, è stata rifinanziata con ulteriori 400 milioni per il 2025.
CONTRIBUTO SUGLI INTERESSI
ANCHE SU FINANZIAMENTI A TASSO 0%
10%
L’OBIETTIVO
L’obiettivo del contributo “Nuova Sabatini” è quello di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi ordinari e in tecnologia 4.0.
IL CONTRIBUTO
Si tratta di un contributo a parziale copertura degli interessi pagati sul finanziamento, che equivalgono ad un risparmio sul valore dell’investimento pari a:
-
7,7% su macchine agricole ordinarie
-
10% su macchine agricole 4.0
-
10% con Sabatini Green su macchine agricole ordinarie acquistate da aziende con certificazione green (i.e. ISO 14001)
Inoltre, rimane valida la novità introdotta dalla “Legge di Bilancio 2022” che riguarda la possibilità di erogazione del contributo in più quote, ferma restando la possibilità di procedere all’erogazione in un’unica soluzione, nei limiti delle risorse disponibili, in caso di finanziamenti di importo non superiore a 200.000€.
CHI PUÒ ACCEDERE?
Si rivolge a tutte le micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dal settore economico in cui operano. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca.
QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole (trattori, macchine da raccolta e attrezzature) a patto che siano NUOVI investimenti e non SOSTITUZIONI del parco esistente.
Il NUOVO investimento deve essere finalizzato con un finanziamento dalla durata massima di 5 anni e il bene oggetto di contributo non può essere alienato prima di 3 anni di utilizzo.
COME FUNZIONA
La procedura è semplice, soprattutto se si decide di appoggiarsi ad un intermediario fidato.
L’azienda è tenuta a presentare alla banca o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e la conformità degli investimenti alle disposizioni di legge. Le modalità di presentazione della domanda di accesso al contributo sono descritte nella sezione Beni strumentali ("Nuova Sabatini") - Presentazione domande.
Tra le varie soluzioni che il mercato offre, segnaliamo il marchio New Holland che, tramite la finanziaria CNHi Capital Europe, soggetto abilitato all’erogazione dei finanziamenti con contributo “Nuova Sabatini”, propone una consulenza dettagliata e un servizio completo ai propri clienti.
Per maggiori dettagli e per Il “Modulo di Domanda”, vi rimandiamo al sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dov’è anche disponibile la “Guida alla compilazione del Modulo di domanda”, presente anche sul sito CNH Capital.
LE SCADENZE
Per beneficiare del contributo nell’anno 2025 l’azienda richiedente è tenuta a presentare la domanda e ricevere approvazione del finanziamento entro fine dicembre 2025. Successivamente, una volta stipulato il finanziamento, si hanno 12 mesi di tempo per il completare l’investimento.
NUOVA SABATINI
L’INAIL, l’Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro, anche quest’anno ha pubblicato un bando per finanziamenti a fondo perduto alle imprese che decidano di investire in nuovi macchinari agricoli. Le risorse messe a disposizione sono all’incirca 600 milioni di euro. Le risorse finanziarie destinate dall’INAIL alle tipologie di progetti ammessi saranno poi ripartite per Regioni e Province Autonome, oltre che per assi di finanziamento. Vediamo quali sono le condizioni.
CONTRIBUTO A
FONDO PERDUTO
65%*
* 80% per giovani imprenditori agricoli.
L’OBIETTIVO
Il bando ha l’obiettivo di incentivare l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature agricole, mediante la sostituzione di macchine e/o trattori nella piena proprietà dell’impresa richiedente da almeno 3 anni calcolati alla data del 31 dicembre 2024, con lo scopo di:
-
ridurre le emissioni inquinanti e il livello di rumorosità,
-
ridurre i rischi di infortuni,
-
ottimizzare il rendimento e la produttività delle macchine.
Il CONTRIBUTO
Il Bando INAIL accoglie proposte progettuali che devono essere in linea con uno dei cinque assi tematici previsti e mette a disposizione un contributo a fondo perduto pari al 80% dell’investimento fino ad un massimo di 130.000 euro per i giovani agricoltori e al 65% dell’investimento per tutte le altre aziende agricole fino ad un massimo di 130.000 euro.
CHI PUÒ ACCEDERE?
Sono ammesse al Bando INAIL tutte le imprese, di qualsiasi forma giuridica, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio nei settori Industria, Artigianato e Agricoltura.
Nello specifico, i soggetti destinatari dell’Asse di finanziamento 5 sono le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli mentre i soggetti destinatari degli assi di finanziamento 1.1 e 2 sono le imprese aventi codice ATECO 01.61.
QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Il bando prevede la possibilità di presentare progetti di investimento relativi a massimo 2 macchinari agricoli con queste combinazioni:
-
un trattore agricolo o forestale e una macchina agricola e forestale dotata o meno di motore proprio;
-
una macchina agricola e forestale dotata di motore proprio e una macchina agricola e forestale non dotata di motore proprio;
-
due macchine agricole e forestali non dotate di motore proprio.
Sono ammissibili a finanziamento le seguenti macchine agricole:
-
i trattori agricoli, a ruote o a cingoli, omologati in conformità con il regolamento 167/2013 del parlamento europeo e del Consiglio;
-
le macchine agricole, dotate o meno di motore endotermico o elettrico, conformi alla Direttiva macchine 2006/42/CE, attuata in Italia dal d.lgs. 17/2010;
-
i trattori agricoli a cingoli non omologati in conformità al regolamento UE 167/2013;
-
le attrezzature intercambiabili a corredo di un trattore o di una macchina agricola.
Ai fini dell’Asse 5, si considerano “trattori agricoli o forestali” i trattori, a ruote o a cingoli, omologati in conformità con il Regolamento (UE) 167/2013. Per i trattori ammissibili a finanziamento valgono i requisiti seguenti:
-
tranne quanto previsto al successivo punto 2, i trattori devono essere dotati di cabina ROPS già prevista in fase di omologazione dal fabbricante del trattore;
-
solo per le categorie T2 e C2:
-
in caso di selezione della Soluzione tecnica 1a, i trattori possono essere dotati sia di struttura ROPS a due o quattro montanti che di cabina ROPS già prevista in fase di omologazione dal fabbricante del trattore; la cabina deve essere di livello 4, secondo la definizione di cui alla norma EN 15695-1:2009;
-
in caso di selezione delle Soluzioni tecniche 2a e 2b, i trattori devono essere dotati di cabina ROPS già prevista in fase di omologazione dal fabbricante del trattore; la cabina deve essere di livello 4, secondo la definizione di cui alla norma EN 15695-1:2009.
-
Si considerano “macchine agricole e forestali” le macchine, dotate o meno di motore endotermico o elettrico, conformi alla Direttiva macchine 2006/42/CE, attuata in Italia dal d.lgs. 17/2010. Si considerano inoltre macchine:
-
i trattori agricoli o forestali a cingoli non omologati in conformità al Regolamento (UE) 167/2013;
-
le attrezzature intercambiabili a corredo di un trattore o di una macchina che quindi assumono la caratteristica di bene a sé stante ai fini del presente Allegato.
Non sono ammissibili a finanziamento i trattori con potenza nominale superiore a 130 kW e i trattori a cingoli immatricolati come macchine con potenza nominale superiore a 130 kW.
Valgono inoltre le condizioni che seguono:
-
I trattori agricoli e forestali a ruote e a cingoli da sostituire devono essere stati immessi sul mercato in data antecedente al 1 gennaio 2013 e per essi:
-
se immessi sul mercato in data antecedente al 1 gennaio 2005 è ammissibile la sola rottamazione;
-
se immessi sul mercato tra il 1 gennaio 2005 e il 31 dicembre 2012 l’impresa può optare per la rottamazione o per la permuta presso il rivenditore.
-
-
Le macchine agricole e forestali con motore, con l’esclusione dei trattori a cingoli per i quali valgono le condizioni di cui al punto precedente, devono essere state immesse sul mercato prima delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della direttiva comunitaria 2006/42/CE e per esse
-
se immesse sul mercato prima delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della direttiva comunitaria 98/37/CE è ammissibile la sola rottamazione;
-
se immesse sul mercato dopo le specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della direttiva comunitaria 98/37/CE e prima delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della direttiva comunitaria 2006/42/CE l’impresa può optare per la rottamazione o per la permuta presso il rivenditore.
-
-
Le macchine agricole e forestali prive di motore devono essere state immesse sul mercato prima delle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della direttiva comunitaria 2006/42/CE e per esse è ammissibile la sola rottamazione.
Al fine dell’Asse 2, si considerano macchine ammissibili a finanziamento le macchine conformi alla Direttiva macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal d.lgs. 17/2010.
Per i progetti che comportano l’acquisto di trattori agricoli o forestali, questi devono essere non usati e omologati in conformità con il Regolamento 167/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e con potenza nominale non superiore a 130 kW. I trattori ammissibili devono essere dotati di cabina ROPS già prevista in fase di omologazione dal fabbricante del trattore.
Sono ammissibili a finanziamento i progetti di sostituzione di:
-
macchine immesse sul mercato antecedentemente alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della direttiva 98/37/CE (ex 89/392/CEE e s.m.i.);
-
trattori agricoli o forestali immessi per la prima volta sul mercato antecedentemente al 1 gennaio 2005.
Le macchine e i trattori agricoli e forestali sostituiti devono essere alienati dall’impresa esclusivamente tramite rottamazione.
Le macchine da acquistare rispetto a quelle da rottamare devono rispettare le seguenti condizioni:
-
analogo tipo;
-
allestimento equivalente in termini di accessori/utensili;
-
prestazioni non superiori del 50% nel caso di macchine immesse sul mercato antecedentemente alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della direttiva 98/37/CE (ex 89/392/CEE e s.m.i.).
I trattori da acquistare rispetto a quelli da rottamare devono rispettare le seguenti condizioni:
-
medesime caratteristiche; le caratteristiche sono quelle indicate o riconducibili alla categoria del trattore agricolo o forestale così come definita dal Regolamento UE 167/2013;
-
potenza non superiore del 50%, fermo restando il rispetto del limite di potenza nominale pari a 130 kW.
Al fine dell’Asse 1.1, si considerano macchine ammissibili a finanziamento le macchine conformi alla Direttiva macchine 2006/42/CE, recepita in Italia dal d.lgs. 17/2010.
Sono ammissibili a finanziamento i progetti di riduzione del rischio mediante la sostituzione di macchine e le macchine da sostituire devono essere state immesse sul mercato successivamente alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari di recepimento della direttiva 98/37/CE e antecedentemente alla direttiva 2006/42/CE.
Le macchine da sostituire possono essere alienate esclusivamente mediante rottamazione.
Le macchine da acquistare rispetto a quelle da rottamare devono rispettare le seguenti condizioni:
-
analogo tipo;
-
allestimento equivalente in termini di accessori/utensili;
-
prestazioni non superiori del 30%.
COME FUNZIONA
La presentazione delle domande di accesso agli incentivi avverrà, come per i bandi precedenti, attraverso una procedura telematica secondo quanto specificato nel documento “Regole tecniche e modalità di svolgimento”.
I finanziamenti sono a fondo perduto e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande.
LE SCADENZE
Il bando ISI INAIL 2024 procederà per steps. Il periodo temporale per presentare la domanda va dal 14 aprile al 30 maggio 2025. Il prossimo aggiornamento del calendario sarà comunicato entro il 16 maggio 2025.
Termine ultimo per la realizzazione del progetto: entro un anno dall’approvazione del progetto.

BANDO ISI INAIL

CREDITO D’IMPOSTA ZES MEZZOGIORNO AGRICOLTURA
Il decreto-legge n. 63/2024 ha modificato la disciplina originale del credito d’imposta ZES, introducendo un Credito d’imposta per investimenti nella ZES unica Mezzogiorno per il settore della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura. La Legge di Bilancio 2025 ha prolungato la validità di questo strumento anche per il 2025 con uno stanziamento di 50 milioni di euro.
L’OBIETTIVO
Il credito d’imposta riguarda le imprese della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura, che realizzano investimenti in beni strumentali destinati a strutture localizzate nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno che include le zone assistite di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
CONTRIBUTO A COMPENSAZIONE TRIBUTI
65%*
* Contributo massimo da confermare previo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.
IL CONTRIBUTO
Il credito d’imposta è determinato nella misura del 65% dei costi ammissibili, aumentabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori oppure legati a uno o più obiettivi specifici di carattere ambientale e climatico o al benessere degli animali.
In funzione del limite di spesa di 50 milioni di euro, il valore massimo del credito d’imposta fruibile sarà pari al credito d’imposta moltiplicato per la percentuale che verrà determinata dall’Agenzie delle Entrate rapportando il limite di spesa all’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti. Se quest’ultimi saranno inferiori al limite di spesa, la percentuale sarà pari al 100%.
Il Credito d'imposta è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, a condizione che tale cumulo non porti al superamento dell’intensità o dell'importo di aiuto più elevati consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento. Il credito è inoltre cumulabile, nei limiti delle spese sostenute, anche con altre misure agevolative non qualificabili come aiuti di Stato.
LE CONDIZIONI
Rispetto al vecchio Credito d’imposta Sud, nel nuovo bonus sono previste condizioni ulteriori, talune delle quali più stringenti. In particolare:
-
il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato;
-
Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 50.000 euro;
-
L’effettivo sostenimento delle spese e la corrispondenza alla documentazione contabile dell’imprese devono risultare da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.
CHI PUÒ ACCEDERE?
Si rivolge alle imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore della pesca e dell’acquacoltura, che effettuano l’acquisizione dei beni strumentali destinate alle strutture produttive con sede in una delle Regioni sopra elencate.
QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole (trattori, macchine da raccolta e attrezzature) che possiedano i seguenti requisiti:
-
devono essere strumentali all’attività d’impresa e parte del ciclo produttivo aziendale;
-
devono essere beni nuovi.
Sono agevolabili anche i beni acquisiti tramite leasing purché venga esercitata l’opzione di acquisto.
Il credito d’imposta è suscettibile di rideterminazione qualora i beni oggetto dell’agevolazione non entrino in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo a quello della loro acquisizione o ultimazione, o nel caso in cui, i beni vengano dismessi, ceduti a terzi, destinati a finalità estranee all’esercizio dell’impresa o a strutture produttive diverse da quelle che hanno dato diritto all’agevolazione, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello nel quale sono entrati in funzione.
I benefici saranno revocati se le imprese non manterranno la loro attività nelle aree della ZES unica ove è stato realizzato l’investimento oggetto di agevolazione, per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento medesimo.
COME FUNZIONA
Le modalità di accesso sono state determinate dal decreto del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste del 18 settembre 2024.
L’accesso è comunque vincolato alla trasmissione all’Agenzia delle Entrate di comunicazioni riguardanti gli investimenti sostenuti e da sostenere, secondo le tempistiche indicate nella sezione seguente.
LE SCADENZE
La legge di Bilancio 2025 ha stabilito le tempistiche per l’invio delle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate: tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025 sarà possibile trasmettere la comunicazione riguardante le spese sostenute o da sostenere tra il 1° gennaio ed il 15 novembre 2025.
Tra il 20 novembre e il 2 dicembre 2025 andrà invece comunicato l’ammontare definitivo degli investimenti realizzati.
Entro 10 giorni da questa scadenza l’Agenzia delle Entrate comunicherà la percentuale per determinare l’ammontare del credito d’imposta effettivamente fruibile.

CREDITO DEL MEZZOGIORNO ZES
È giunto alla seconda annualità l’intervento gestito da ISMEA che per il 2024 ha avuto a disposizione uno stanziamento di 100 milioni di euro, di cui 30 milioni riservate alle PMI con sede operativa nei territori colpiti dagli eventi alluvionali eccezionali di maggio 2023 in Emilia-Romagna, Toscana e Marche.
Lo sportello 2025 – per il quale non sono ancora note le tempistiche – avrà invece a disposizione 75 milioni di euro, con una riserva di 35 milioni per le aree colpite da alluvione.
CONTRIBUTO A
FONDO PERDUTO
65%*
* 80% per giovani imprenditori agricoli (contributo massimo che varia in funzione delle caratteristiche dell'azienda beneficiaria)
L’OBIETTIVO
Il Fondo innovazione finanzia investimenti volti a sostenere la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione finalizzati all'incremento della produttività nei settori dell'agricoltura, della pesca e dell'acquacoltura attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili per la gestione digitale dell'impresa, per l'utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0.
Il CONTRIBUTO
Il decreto prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto per l’acquisto di macchine e attrezzature innovative per l’agricoltura.
I finanziamenti richiesti, che verranno concessi esclusivamente sotto forma di contributi a fondo perduto e diretti, non dovranno essere inferiori a 70.000 euro e non superiori ai 500.000.
PMI AGRICOLE NON GIOVANI (65%)
Importo ammissibile (€) | % massima contributo non giovani | Contributo previsto non giovani |
---|---|---|
fino a 100.000 | 75% | 48.75% |
da 100.001 a 200.000 | 65% | 42.25% |
da 200.001 a 300.000 | 55% | 35.75% |
da 300.001 a 500.000 | 45% | 29.25% |
PMI AGRICOLE GIOVANI (80%)
Importo ammissibile (€) | % massima contributo giovani | Contributo previsto giovani |
---|---|---|
fino a 100.000 | 75% | 60% |
da 100.001 a 200.000 | 65% | 52% |
da 200.001 a 300.000 | 55% | 44% |
da 300.001 a 500.000 | 45% | 36% |
PMI AGROMECCANICA O AGR. CONNESSE
Importo ammissibile (€) | % massima contributo agromeccaniche |
---|---|
fino a 100.000 | 100% |
da 100.001 a 200.000 | 90% |
da 200.001 a 300.000 | 80% |
da 300.001 a 500.000 | 70% |
Nel caso delle imprese agro-meccaniche o di attività connesse, la percentuale massima di contributo va applicata all’intensità massima di aiuto prevista dal regolamento De Minimis (200.000€).
CHI PUÒ ACCEDERE?
Possono essere ammesse:
-
Le pmi agricole singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni che risultano iscritte come attive al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola”, “impresa ittica” o “impresa agromeccanica” (per questa categoria i contributi a fondo perduto prevedono percentuali diverse in base alle categorie di riferimento).
-
Giovani agricoltori di età compresa tra i 18 anni compiuti ed i 41 anni non compiuti e insediati da non oltre 5 anni, il cui contributo concedibile potrà coprire fino l’80% dell’investimento complessivo.
QUALI MACCHINE AGRICOLE RIENTRANO
Sono agevolabili i seguenti beni:
-
Macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura che soddisfino almeno uno dei requisiti tecnologici elencati nel decreto (ad es. presenza o compatibilità con sistema ISOBUS o task controller);
-
Macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnia con motorizzazione elettrica e destinate ad attività agricole o zootecniche;
-
Macchine per la zootecnia che soddisfino determinati requisiti tecnologici;
-
Trattrici agricole Stage V che soddisfino almeno un requisito tecnologico (ad es. compatibilità con sistema ISOBUS o task controller). In questo caso è richiesta la rottamazione di un trattore già in possesso del beneficiario da almeno sei mesi;
-
Macchine per l’acquacoltura.
COME FUNZIONA
Le attività di istruttoria, concessione, erogazione, monitoraggio e controllo delle domande di finanziamento sono affidate a Ismea, a cui le imprese interessate dovranno inviare le domande, previa registrazione, attraverso il portale internet dedicato. Le domande saranno esaminate da Ismea secondo l’ordine cronologico di presentazione.
LE SCADENZE
Il bando 2024 è al momento nella fase d’istruttoria delle pratiche convalidate. Non sono ancora state definite le tempistiche per il bando 2025.
FONDO INNOVAZIONE

FINANZIAMENTI
Gli investimenti che sono oggetto delle agevolazioni pianificate dalla Legge di Bilancio 2024 per il settore agricoltura possono essere finalizzati attraverso operazioni di credito agrario o di leasing finanziario.
Ricordiamo che le sole agevolazioni che richiedono al beneficiario la proprietà del bene agevolato fin dal primo giorno e quindi l’utilizzo del credito agrario, sono quelle relative ad INAIL e POR / PSR /CSR. In tutti gli altri casi è prevista, anzi è consigliabile, la finalizzazione dell’investimento con il leasing finanziario.
I VANTAGGI DEL LEASING FINANZIARIO RISPETTO AL CREDITO AGRARIO:
-
Possibilità di frazionare l’intero costo dell’IVA dilazionandolo sui canoni periodici, invece del versamento in un’unica soluzione all’acquisto come avviene con il Credito Agrario;
-
Possibilità di disegnare piani finanziari flessibili con canoni allineati alle previsioni di incasso del cliente;
-
Possibilità di inserire all’interno dei canoni servizi aggiuntivi rispetto al semplice costo del bene, come ad esempio la manutenzione programmata o l’estensione di garanzia, di modo da semplificarne la gestione;
-
Minori costi per il perfezionamento del contratto e semplicità di pagamento;
-
Gestione automatica dei pagamenti attraverso il RID senza gestione manuale dello scadenziario cambiali.
LEASING FLESSIBILE
Periodicamente i clienti possono trovare offerte finanziarie con tassi agevolati o tassi zero, offerte organizzate dai diversi marchi costruttori con istituti bancari con i quali lavorano in partnership.
New Holland assieme alla finanziaria di gruppo CNH Capital Europe offre soluzioni finanziarie personalizzate e flessibili adatte a soddisfare ogni tipo di esigenza.
CNH Capital con il Leasing flessibile CAPFLEX offre la possibilità di adeguare il piano finanziario in funzione della stagionalità.
In base alle esigenze di business, è possibile effettuare fino a tre richieste di modifica del piano finanziario, mantenendo invariato il tasso di interesse.
INFORMAZIONI
L’informativa del presente sito deriva da un’attenta consultazione della documentazione pubblicata sui siti di competenza e da attività consulenziale svolta con organismi competenti destinata a descrivere i principali contenuti delle singole misure. Rimandiamo in ogni caso al singolo cliente di voler verificare con il proprio fiscalista la corretta applicabilità degli incentivi sul proprio progetto di investimento sia in termini di applicabilità sia di importi dei contributi spettanti.
IncentiviAgricoltura.it è un progetto informativo di New Holland Agriculture Italia.
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